CLASSI TERZE
IL GIORNALE SPORTIVO
Andiamo a
conoscere i giornali sportivi più venduti, come si fanno, dove vengono
stampati, quanto costano, la loro storia, ecc.
La Gazzetta
dello Sport (La Gazzetta Sportiva di domenica in ossequio ad un’antica legge
che impediva di lavorare più di 6 giorni la settimana) è il maggior quotidiano
sportivo per diffusione e tiratura. Nasce il 3 aprile 1896 con uscite il lunedì
ed il venerdì, perché i giorni delle
gare sportive sono il sabato/domenica ed il mercoledì/giovedì; il primo numero,
stampato su carta verde chiaro costa 5 centesimi. Dopo un piccolo esperimento su carta gialla, il 2 gennaio 1899 si
passa definitivamente al colore rosa che negli anni diverrà il simbolo del
giornale.
Nel 1902 la
Gazzetta dello Sport organizza il primo di tanti eventi sportivi, si tratta
della Milano-Monza-Milano, corsa podistica (ai giorni nostri si direbbe
running) mentre nel 1907 è la volta della tradizionale gara ciclistica
Milano-Sanremo, appuntamento rinomato ancora oggi.
Il primo giro
d’Italia prende il via il 13 maggio 1909 e da quel momento sarà un appuntamento
fisso per tutti gli amanti del ciclismo con la “rosea” organizzatrice e sponsor
principale. Dal 1931 si decide di contrassegnare con una maglia rosa il
corridore in testa alla classifica per renderlo maggiormente riconoscibile dal
pubblico. Solo dagli anni cinquanta vengono seguiti gli altri sport (nuoto,
tennis, basket, atletica leggera), aumentando il numero delle pagine.
Nel 1982,con
la vittoria dei Mondiali di calcio in Spagna da parte dell’Italia, la Gazzetta
stabilisce il record di copie vendute (1.469.000), battuto nel 1989 per
celebrare la Coppa dei Campioni vinta dal Milan contro la Steaua Bucarest.
fig. prima pagina della Gazzetta dello Sport dopo la vittoria ai mondiali di Calcio di Spagna 1982
Il
record viene stracciato alla vittoria dell’Italia ai Mondiali di calcio in
Germania nel luglio del 2006 (2.302.000).
fig. prima pagina della Gazzetta dello Sport dopo la vittoria ai mondiali di Calcio di Berlino 2006
Per un
giornale sportivo la prima pagina è il riassunto del contenuto del quotidiano e
solitamente in larga parte è dedicata al calcio in quanto lo sport più seguito
in Italia; nel 1992, in occasione delle olimpiadi invernali, per la prima volta
nella storia, la prima pagina viene dedicata ad Alberto Tomba e Deborah
Compagnoni come elogio alle medaglie d’oro conquistate.
Nel 1995 la
Gazzetta esce per la prima volta con l’inserto d’approfondimento Sport Magazine
sostituito successivamente da SportWeek, ricco d’interviste e curiosità. Dal 1997 la Gazzetta raggiunge un milione di
lettori attraverso il suo sito web (www.gazzetta.it);
attualmente, con il continuo sviluppo della tecnologia, l’edizione in internet
si può leggere su tablet e smatphone.
La redazione
della rosea è composta dal Direttore, dal suo Vice, dalle firme (giornalisti
importanti che scrivono periodicamente), dai segretari e dai giornalisti
“specializzati” nelle diverse attività sportive.
Fondato a
Torino il 30 luglio 1945, solo dal 1951 diventa quotidiano.
La maggior
parte della pagine di Tuttosport sono destinate alla Juventus e
al Torino,
tuttavia il quotidiano torinese dedica ogni giorno una pagina all'Inter e
al Milan. Tratta inoltre anche delle serie e degli altri sport, in particolare di basket, tennis e Formula 1. La foliazione media è di 28/32 pagine.
Lunedì 22 settembre 2008, è stato ufficialmente lanciato il nuovo sito internet di
Tuttosport che offre agli utenti registrati, allo stesso prezzo del quotidiano
cartaceo, la consultazione dell'edizione del giorno.
fig. una
prima pagina di Tuttosport
È
il primo quotidiano italiano per numero di lettori nel centro-sud Italia ed il sesto più letto tra tutti quelli che si pubblicano nella
penisola. Il giornale attuale è nato dalla fusione di due quotidiani
sportivi:
- il Corriere
dello Sport, con redazione a Roma;
- Stadio, nato a Bologna.
Il Corriere dello
Sport, nel primo periodo, dedicava ampi spazi al pugilato, pratica sportiva che La
Gazzetta dello Sport trattava
poco (le sue attenzioni erano per il ciclismo); negli anni ‘50 il Corriere e La
Gazzetta divennero due
testate di livello nazionale, a differenza degli altri due quotidiani sportivi, Tuttosport e Stadio,
che rimasero strettamente legati alle loro realtà locali. Nel ’60, il Corriere vende in media 150.000 copie giornaliere,
con punte di 300.000 il lunedì, e proprio
in quegli anni, diventa il quotidiano più venduto nel Sud-Italia, in piena contrapposizione con La Gazzetta dello Sport che invece rappresentava i lettori del
Nord. Il calcio oramai aveva preso in tutte le testate sportive italiane la
maggior parte dello spazio.
Nel 1976, per
porre un argine alla decadenza del quotidiano, l'editore nominò un nuovo
direttore del Corriere nella persona di Giorgio Tosatti; intuendo che il giornale, non poteva più dedicarsi solo ed
unicamente alla fredda cronaca degli eventi, ebbe l'intuizione dei titoli ad
effetto dai caratteri cubitali su nove colonne, uno stile utilizzato tutt'oggi.
Il 10 settembre 1977, su
iniziativa dell'allora proprietario del Corriere
dello Sport Francesco Amodei che
era diventato anche l'editore di Stadio,
venne presa la decisione di creare un giornale che potesse racchiudere in sé i
lettori di entrambe le testate: quelli del Sud (edizione romana con il colore rosso,
quello originale) con quelli del Nord (redazione a Bologna, colore verde): la
nuova testata venne chiamata Corriere
dello Sport - Stadio.
L'operazione,
laboriosa, riuscì: il nuovo quotidiano impose il vecchio Corriere dello Sport finalmente a livello nazionale, pur
mantenendo le pagine delle varie edizioni locali.
Come
abbiamo visto per i due precedenti quotidiani, anche per il Corriere dello
Sport i record di vendite sono abbinati alle due vittorie calcistiche ai
Mondiali: lunedì 12 luglio 1982, dopo
la vittoria dell'Italia nel Mondiale spagnolo,
raggiunse le 1.699.966 copie, ripetendolo dopo 24 anni (Mondiale in Germania) con
oltre 2.000.000 di copie vendute.
Anche
il Corriere dello Sport ha un sito internet dove si possono trovare le notizie
sportive aggiornate 24 ore su 24.
La prima pagina
E’ la pagina
più importante di un giornale sportivo in quanto mette in evidenza i fatti
d’attualità più significativi. Solitamente, visto il target delle persone che
acquistano il quotidiano, ampio risalto viene dato allo sport del calcio ed il
titolo centrale è a lui dedicato. Il titolo principale è quello scritto “più
grosso”; sopra e sotto lo stesso, viene completata la notizia. Spesso viene
completato da una o più fotografie. Il lunedì oppure i giorni seguenti alle
partite delle coppe europee tutta la prima pagina è dedicata al calcio.
I titoli
degli articoli “secondari” vengono messi più in basso e spesso sono riferiti a
quelli che vengono definiti sport minori, cioè tutto quello che non è il
calcio.
Nella parte
alta, ai lati del nome del giornale, e nella parte bassa puoi vedere alcune
sponsorizzazioni che, data la collocazione, versano parecchio denaro
all’editore in quanto hanno molta visibilità.
Sport “minori”
Come
anticipato in precedenza, gli “altri sport” o “sport minori” quasi mai hanno un
titolo principale a loro dedicato e spesso non compaiono neanche in prima
pagina. Il perché?? E’ presto detto; le scelte vengono fatte in base
all’interesse di chi spende per leggere il giornale ed in Italia, lo sport più
seguito è sicuramente il calcio. Solo in occasione di grandi avvenimenti o
grandi imprese degli azzurri ad Olimpiadi, Mondiali o Europei possiamo
assistere ad un’impaginazione diversa.
Solitamente
dopo la pagina 20 possiamo vedere articoli riservati al basket, alla pallavolo,
all’atletica leggera, all’automobilismo, al motomondiale, al rugby, ecc. Questi
sport non sono stati citati a caso ma in base all’interesse che suscitano nel
lettore medio.
Sponsor, entrate economiche
Secondo te,
le entrate economiche ricavate con le vendite, coprono le spese per scrivere un
quotidiano??? Assolutamente no!!!! Coprono le uscite solo in parte, quindi
l’editore lavora per andare in perdita (rimetterci del denaro)?
Non penso
proprio, quindi quali sono le entrate per un editore? Vediamole:
- Costo
del quotidiano;
- Sponsorizzazioni;
a seconda della pagina e della grandezza uno sponsor versa più o meno denaro;
- Contributi
statali; il quotidiano, in osservanza alla Costituzione, contribuisce allo sviluppo della cultura e dell’informazione
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